nell'ambito di Mappe del Nuovo Mondo
Citerone parte da un’analisi specifica del testo de Le Baccanti di Euripide estrapolando la sfera corale della tragedia.
L’opera narra il ritorno di Dioniso, dio dell’estasi, in una Grecia irrispettosa nei confronti della sua essenza divina. La vendetta è alle porte e si dirama lungo lo svolgersi degli avvenimenti: capro espiatorio di questo riscatto sono le donne tebane, vittime e poi carnefici, giostrate dai disegni del Dio vendicatore.
Un gruppo di donne, le baccanti del Citerone, vengono identificate da due interpreti, sintesi del coro greco, che danno vita a un canto corporeo in onore di Dioniso.
Cuma è un solo ispirato alla figura della sibilla in cui i vari elementi che appartengono all’archetipo della profetessa, sacerdotessa di Apollo, vengono ricostruiti per portare in vita un ultimo messaggio divinatorio.
La sibilla, suo malgrado, intona un canto di fine. Un canto gestuale che matura in un vagito. I suoi vaticini sono accompagnati da una possessione e, dopo l’ultima visione, il suo stesso corpo viene dilaniato dalla profezia.
Mappe del Nuovo Mondo è una piattaforma dedicata alla nuova scena performativa e multidisciplinare in cui vengono mostrati processi, esiti creativi e proposte di giovani artisti e professionisti internazionali che si misurano con i linguaggi del corpo, la musica, il suono, le nuove tecnologie e l’interazione con il pubblico, grazie a percorsi di ricerca, pratiche di sperimentazione e formati site specific.