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da Lunedì, 18 Marzo 2024 a Lunedì, 17 Giugno 2024

UNA STORIA IN QUATTRO STAGIONI

UNA STORIA IN QUATTRO STAGIONI
laboratorio con performance su Le quattro stagioni di Antonio Vivaldi

Ogni stagione porta con sé caratteristiche riconoscibili: i colori, i suoni, le temperature, i passaggi di luce, che si fanno stimoli per i movimenti interiori, ricordi ed emozioni che ci accompagnano nel corso di tutta la vita. Le stagioni del nostro corpo fisico si sovrappongono alle stagioni dellʼanima. Nel loro alternarsi c’è tutta la nostra storia.

Attraverso esercizi della pratica teatrale e rielaborazioni da metodologie formative del performer, il laboratorio svilupperà le risorse espressive personali e stimolerà le capacità di creazione fisica/gestuale e della parola.

dal 18 marzo, ogni lunedì, alle ore 20.
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Primavera, estate, autunno, inverno. E poi di nuovo da capo. In una circolarità che non conosce soluzione.
Ogni stagione porta con sé caratteristiche riconoscibili fin da quando abbiamo memoria, nei colori, nei suoni, nelle temperature, nei passaggi di luce, che si fanno stimoli sensibili per i movimenti interiori. A quelle sensazioni si legano così ricordi ed emozioni che ci accompagnano nel corso di tutta la vita. Le stagioni sono quindi anche stagioni dellʼanima: il risveglio e la rinascita, lʼesplosione della vitalità, la speranza, il raccoglimento e il riparo, la solitudine, la desolazione.

Ma sono anche stagioni del corpo: la freschezza e lo slancio, la forza, lʼenergia, la maturazione e la robustezza, la rigidità e la lentezza, il blocco, lʼappassimento. Il corpo esposto e il corpo nascosto, coperto.
Cʼè la storia di ognuno di noi nellʼalternarsi delle stagioni, nel loro andare e tornare, nel ritrovarci in attesa o in fuga, nellʼaccoglierle o resistere loro e comunque affrontarle. Ci sono i pomeriggi luminosi e pigri, i viali affollati mentre guidiamo sotto la pioggia; ci sono i punti di svolta, le celebrazioni, le sospensioni della vacanza e la pressione della routine. Ci sono i nostri desideri, che si immaginano realizzabili un poʼ più in là di dove siamo: non vediamo lʼora che sia inverno, vorremmo che lʼestate non finisse mai.

Siamo noi il pastore, il violino solista dei concerti di Vivaldi che ascolta il canto degli uccelli, riposa allʼombra, osserva lʼarrivo della tempesta, che danza ebbro dopo la vendemmia e infine si rassegna al gelo invernale. Il pastore-violino che interpreta e attraversa le quattro stagioni, protagonista dei sonetti che accompagnano i tre movimenti di ogni concerto.

Attraverso esercizi della pratica teatrale e rielaborazioni da metodologie formative del performer (L. Marshall, J. Fabre, P. Rodenburg e K. Linklater), il laboratorio punterà a sviluppare le risorse espressive personali e ad esplorarne di nuove, a stimolare le capacità di creazione fisica/gestuale e della parola, per generare linguaggi comunicativamente e artisticamente efficaci alla rappresentazione del racconto musicale de Le quattro stagioni. Oltre ai concerti di Vivaldi (che utilizzeremo nella ricomposizione di Max Richter), il lavoro seguirà la suggestione di brani letterari selezionati e attinenti al tema proposto.


Per partecipare al percorso di Una storia in quattro stagioni non è richiesta una formazione teatrale pregressa. 

Il laboratorio si articola in 13 incontri formativi settimanali della durata di due ore, dopo i quali verrà allestita una performance teatrale dimostrativa del lavoro svolto; è aperto a un numero massimo di 20 partecipanti.

Il workshop ha un costo di € 50,00 mensili; il primo incontro è gratuito e di prova.

  • Attore, regista e autore per il teatro, Francesco Baldi ha lavorato e si è formato, tra gli altri, con Ferdinando Bruni e Francesco Frongia, con Andrea Adriatico, Virgilio Sieni, Enrico Bonavera (Premio Arlecchino 2007), Corrado Calda, attore e regista teatrale e cinematografico e Rolando Macrini di La MaMa Experimental Theatre Club di New York, Elena Borgogni, attrice docente presso la Scuola dei Mestieri dello Spettacolo di Palermo diretta da Emma Dante, l’École régionale d’acteurs de Cannes et Marseille e il Théâtre Nationale de la Colline di Parigi e Paul Allain, professore ordinario di Teatro e Performance all’Università del Kent. 

    Approfondendo la metodologia formativa di Lorna Marshall, ha declinato la propria ricerca artistica e creativa all’espressività corporea e vocale, alla cura dell'azione fisica dal suo nascere al suo prodursi, nell'interpretazione e restituzione di suggestioni e sensazioni. Di pari passo esplora le molteplici possibilità di aderenza della parola, del testo, delle partiture musicali al gesto, alla ricerca di linguaggi che siano allo stesso tempo evocativi e riconoscibili.

    È autore, regista e interprete degli spettacoli: Chiedetemi. La colpa è femmina (patrocinato da Amnesty International Italia) sul tema del femminicidio e Di passaggio. Incontri aspettando di andare, realizzati con l'Associazione Culturale ViviTeatro (PI); L'uccello del paradiso, monologo sul tema dell'omofobia, con il contributo al testo di Isabella Dilavello e Giancarlo Pastore; La pazienza dei bufali sotto la pioggia, adattamento teatrale del romanzo di David Thomas; Il regalo più bello del mondo, adattamento teatrale e audio-visivo, in collaborazione con Linda Griva, dell’omonimo racconto per ragazzi sul tema dell'adozione di Linda Griva; In Inferno, videoperformance multidisciplinare sulla prima Cantica della Divina Commedia di Dante Alighieri, esposta come installazione nella Pinacoteca Nazionale di Siena, in collaborazione con Fondazione Toscana Spettacolo; Natale in casa Cupiello, adattamento per attore solo della commedia di Eduardo De Filippo; Una bella giornata, adattamento per attore solo del romanzo Ferito a morte di Raffaele La Capria.

    Cura percorsi formativi e laboratori teatrali per adulti e ragazzi, in collaborazione con centri di produzione teatrale, università, fondazioni, associazioni e scuole artistiche, corsi di formazione sulla lettura ad alta voce, la narrazione e la comunicazione creativa ed efficace rivolti a varie tipologie professionali. 

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